martedì 11 gennaio 2011

GOOGLE BODY

Oggi solamente due brevi parole su questa nuova funzionalità di Google (Google Body), che permetterà di investigare ed esplorare il corpo umano.

La domanda, se mai fosse lecito porsela, non è di natura prettamente morale, ovvero, non ci si chiede fino a che punto Google, o il mondo Internet in generale, andranno ad inficiare il piacere spontaneo e genuino del godimento della materia, della prova fisica, di tutto quanto è empirico e dannatamente e direttamente sensoriale.

Il punto è invece fino a quando noi, con le nostre scelte, con i nostri consumi e soprattutto con le nostre azioni, appoggeremo e permetteremo quest'avanzata del virtuale sul reale.

Siamo ormai oltre il sesso virtuale, il viaggio virtuale, il gioco fisico virtuale, ormai siamo in una fase di digitalizzazione delle emozioni.

Io non condanno Internet come fonte di sapere e di guadagno, condanno l'atteggiamento che gli utenti hanno nel permetterle di fagocitare, diffondere ed digitalizzare sensazioni, emozioni e sentimenti propri dell'essere umano e del suo empirismo.

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