mercoledì 19 gennaio 2011

GOOGLE TI FA PAGARE ANCHE QUANDO NON LO SAI

Ebbene sì, così accade.
Spendo solo 2 velocissime parole per informarvi.

Quando create un nuovo account su Google, vi viene chiesto di verificarlo previo invio di un messaggio di testo al vostro numero di telefono o previa chimata al medesimo numero. La cosa che Google NON specifica è che, nonostante il messaggio lo invii LUI, in realtà lo pagate VOI!

E questo va contro ogni logica contrattualistica, informativa e di mercato.
Per sapere che in realtà siamo noi a pagare è necessario cliccare su un link di approfondimento, il cui testo assolutamente non fa neanche lontanamente intuire ciò che c'è dietro.

Per carità, si tratta solo di 15 cent. o 1 euro, nel caso si attivino più account. Non è la spesa in sè ma il modo in cui viene nascosta che di certo non reca onore al colosso di Mountain View.

Sparate la vostra!

Egix

martedì 11 gennaio 2011

GOOGLE BODY

Oggi solamente due brevi parole su questa nuova funzionalità di Google (Google Body), che permetterà di investigare ed esplorare il corpo umano.

La domanda, se mai fosse lecito porsela, non è di natura prettamente morale, ovvero, non ci si chiede fino a che punto Google, o il mondo Internet in generale, andranno ad inficiare il piacere spontaneo e genuino del godimento della materia, della prova fisica, di tutto quanto è empirico e dannatamente e direttamente sensoriale.

Il punto è invece fino a quando noi, con le nostre scelte, con i nostri consumi e soprattutto con le nostre azioni, appoggeremo e permetteremo quest'avanzata del virtuale sul reale.

Siamo ormai oltre il sesso virtuale, il viaggio virtuale, il gioco fisico virtuale, ormai siamo in una fase di digitalizzazione delle emozioni.

Io non condanno Internet come fonte di sapere e di guadagno, condanno l'atteggiamento che gli utenti hanno nel permetterle di fagocitare, diffondere ed digitalizzare sensazioni, emozioni e sentimenti propri dell'essere umano e del suo empirismo.

lunedì 10 gennaio 2011

GOOGLE DIGITALIZZERA’ I ROTOLI DEL MARMORTO

On-line i rotoli del Mar Morto. Strano ma vero, le antichissime pergamene (risalenti al secondo secolo a.C. e ritrovate nel 1940 in Cisgiordania) , verranno digitalizzate da Google. E’ iniziata così la partnership tra il colosso statunitense ed Israele, ed a beneficiarne saranno proprio coloro che, fino ad adesso, si sono sempre lamentati per la difficoltà d’accesso ai manoscritti, ovvero gli esperti religiosi ed archeologici. Ma in realtà tutti, ovvero chiunque può avere accesso ad Internet, potranno beneficiare del primo database completo e consultabile dei rotoli. Continua, quindi, l’impegno di Google di digitalizzare tutti i libri preziosi della letteratura e del sapere antico e moderno, per renderne i contenuti accessibili alla rete e , per quanto riguarda i manoscritti unici o rari, preservarne una copia.

I documenti, o le loro copie, sono sempre stati disponibili solo per un ristretto gruppo di studiosi, ma tra qualche mese tutto il mondo potrà già beneficiare delle prime pagine, mentre per una visione completa dei rotoli bisognerà probabilmente aspettare un po’ di più. I frammenti, circa 30.000, ora maneggiabili solo da pochissimi restauratori, diverranno alla portata, seppur non tattile ma solo visiva, di studenti, studiosi, storici, restauratori.

Per facilitarli Google affiancherà inoltre una traduzione in inglese (le pergamene sono scritte in giudaico, aramaico e greco). La tecnologia utilizzata, costosissima, sarà quella sviluppata dalla NASA per l’elaborazione delle immagini. Tale progetto va ad incrementare il già enorme quantitativo di libri storici che Google, lentamente, sta “fotocopiando” per noi e per preservare il sapere del passato

INTERNET EXPLORER, FIREFOX, CHROME, OPERA, SAFARI: QUALE SCEGLIERE?

Negli anni ’90 c’era solo lui, il re che dominava incontrastato, Internet Explorer. In pratica la personificazione di Internet, così diffuso che il suo logo, la conosciutissima e azzurra, veniva scambiato per il simbolo o il logo di Internet, convinzione in effetti sbagliata. Un po’ per la mancanza di concorrenti, un po’ per l’implementazione di default del browser della Microsoft nel sistema operativo Windows, fino ai primi anni del 2000 per navigare su Internet bisognava usare Explorer, qualsiasi computer si utilizzasse. 

Da un po’ di anni la musica è cambiata. Sono iniziati a comparire i primi competitors, Opera di Opera Software, Safari della Apple, progettato appositamente per gli utenti Mac e poi successivamente esportato a Windows, Firefox, erede di Netscape, antico contendente di Explorer, e Chrome, potentissimo browser progettato da Google da poco presente sul mercato. Dopo un’iniziale e legittima fatica ad intaccare la leadership e a conquistarsi una fetta di mercato, il vero boom c’è stato dopo il Marzo di quest’anno, quando di fatto veniva imposto alla Microsoft di non “condizionare” la scelta del browser da parte dell’utente implementando come automatico e predefinito il proprio Windows Explorer. Da allora il processo di detronizzazione del suddetto software si è via a via intensificato, tanto da portare gli altri browser (citiamo solo i principali in quanto numerosissimi quelli secondari) a conquistare importanti quote di mercato. Ecco un elenco che mostra le percentuali di utilizzo mondiali di questi software per navigazione sul Web.

- Internet Explorer                               60%
- Firefox                                                 23%
- Chrome                                                 8%
- Safari                                                     6%
- Opera                                                    2%
- Altri                                                        1%

Appare chiaro come Explorer sia ancora il più utilizzato, ma questo non significa che questo predominio continuerà nel futuro. Ha infatti perso moltissimi utenti nell’ultimo periodo, e tutto fa pensare che si assisterà ad una vera e propria rivoluzione dell’utilizzo di questi software ed a una frammentazione dell’utenza, che probabilmente taglierà fuori Opera, rilegherà Safari ad un pubblico di nicchia quale è quello dei computer Apple, e lascerà il ruolo di protagonisti agli altri 3 browser rimasti.

Ma alla fine, in molti si chiederanno, qual è il migliore?
Cosa è meglio utilizzare?

La risposta a questa domanda non esiste, ma possiamo fare delle precisazioni. Innanzi tutto ricordiamo che le performance di ogni singolo software variano a seconda del computer e sistema operativo utilizzato. Detto questo, sta ad ognuno di noi capire quale di questi browser si adatta meglio alle sue necessità.

Probabilmente i più tradizionalisti hanno imparato a navigare con Explorer, e difficilmente “vorranno fare la fatica” di apprendere ad utilizzare una nuova interfaccia, per quanto simile. Va detto, però, che comparato con gli altri Explorer è meno veloce, utilizza molte più risorse e dà molti più problemi per quanto riguarda la visualizzazione delle pagine Web, creando così non pochi problemi a chi si occupa di progettarle.

Firefox, per adesso il principale concorrente della Microsoft, è certamente più veloce, sebbene anch’esso utilizzi una buona quantità di risorse. E’ preferito da molti per le sue peculiarità, più amata tra tutte la possibilità di personalizzazione grafica. Amato anche da chi progetta siti Internet, per la varietà di plug-in e funzionalità utili installabili.

Chrome è in assoluto quello che ha più chance, nell’ottica del lungo termine, di andarsela a giocare con Explorer (non per nulla èmarchiato Google). E’ veloce, personalizzabile, leggero, in pratica ha tutte le carte in regola per raggiungere e superare il browser della Microsoft.

Per terminare, non esiste un browser da preferire ma di certo ne esiste uno, che più degli altri, meglio si adatta alle nostre necessità. 

martedì 4 gennaio 2011

GOOGLE MAPS, IL WEB OLTRE LA CARTINA


Una piccola premessa, già che siamo a tema. Se ti interessa la Realizzazione siti internet Roma dà un'occhiata per vedere se ti interessa, anche per il posizionamento su appunto Maps e sulle Serp organiche...Bene, ora possiamo incominciare :-)
Che cosa sia Google Maps è quasi inutile dirlo…per i meno competenti in materia specifichiamo che si tratta di un servizio di Google, accessibile direttamente dall’Home Page alla voce Maps, che fornisce una tecnologia di mappatura in grado di offrire indicazioni stradali, dati di contatto di esercizi commerciali e molto altro ancora. Vediamo allora di conoscerlo in maniera un po’ più approfondita, andando oltre la semplice ricerca della “via che non conosciamo” .


Anziché digitare nella barra di ricerca la via o la località ove dobbiamo recarci, potrebbe essere più proficuo cliccare su “Indicazioni stradali” ed inserire nei campi che appaiono l’indirizzo di partenza e quello di arrivo. 
Se abbiamo invertito i due indirizzi, anziché riscrivere il tutto è sufficiente cliccare sul pulsante a lato con la doppia freccia, che ci consentirà di invertire la direzione dello spostamento. Una volta compilati i campi si può cliccare su “Ottieni indicazioni stradali” per ottenere i percorsi suggeriti, la distanza da coprire ed il tempo di percorrenza previsto.
Molte volte le possibilità sono molteplici ed occorre scegliere la preferita per poter poi visualizzare le indicazioni stradali dettagliate, comunicate nella stessa maniera di un comune satellitare (Es. alla rotonda prendi la 1a uscita e imbocca via della Bufalotta). 
Il percorso viene così spezzettato in varie voci, ognuna riportante la direzione da prendere e la distanza da percorrere. La descrizione ci avvisa inoltre se si dovranno percorrere strade a pedaggio. 


Nella pagina in alto a destra è possibile attivare la nuovissima opzione “Traffico”, che colorerà le strade in base al traffico rilevato in tempo reale (per precisione va detto che i dati vengono presi in base a condizioni precedenti), verde indica viabilità scorrevole, giallo invece segnala una viabilità media, mentre rosso e rosso e nero indicano una viabilità rispettivamente lenta e bloccata, con code a tratti. Per chi non possiede la macchina è possibile ottenere le medesime indicazioni calcolate però su un tragitto effettuato a piedi o con i mezzi pubblici.
E’ possibile cambiare la modalità di visualizzazione passando dalla mappa classica, similare alla classica cartina di Tutto Città, alla visione satellitare in 2d, per poi arrivare al 3d dell’opzione Earth (n.b. va installato il plug-in per poterla utilizzare), alternativa suggestiva che ci consente letteralmente di muoverci all’interno della località, percependo rilievi, edifici, monti e quant’altro.

Ma un altro strumento eccezionale che Google Maps ci offre è la ricerca di attività commerciali. E’ sufficiente per esempio soffermarsi con la mappa sull’area desiderata e digitare quello che stiamo cercando, per esempio “ferramenta”, o “ristorante”. Nella mappa compariranno dei marcatori indicanti la posizione dell’attività che abbiamo ricercato, il suo indirizzo, numero di telefono e, chiaramente, nome o ragione sociale. Cliccando su questi marcatori, o bandierine, si apre un ulteriore finestra che può contenere ulteriori informazioni relative l’azienda quali, per esempio, foto, recensioni, orari d’apertura e chiusura, novità, email e sito Internet. I risultati forniti variano notevolmente a seconda delle parole utilizzate nella ricerca e dell’area della mappa visualizzata. 


E’ importante ricordare la possibilità di zoomare sulla cartina potendo così visualizzare  nei dettagli le strade, i loro nomi, o addirittura le caratteristiche degli edifici. Trascinando l’omino arancione presente nella barra dello zoom sul luogo desiderato, oppure ingrandendo al massimo la medesima area, è possibile accedere alla conosciuta modalità “Street View”, che ci consente di esplorare le strade attraverso fotografie panoramiche scattate al livello della strada. Ci si può spostare lungo le vie osservando negozi, case, ristoranti, hotel, avendo una visuale totale di 360°. Quest’opzione può avere innumerevoli risvolti commerciali, eccone elencati alcuni, riportati dallo stesso Google.

1.              Incoraggiare i turisti a visitare la tua città o ad alloggiare nel tuo albergo. Aiutarli a pianificare itinerari, mostrando loro famose attrazioni e gemme nascoste.
2.              Promuovere la tua attività o il tuo negozio, incorporando nel tuo sito web un’immagine reale della tua sede, ufficio o punto vendita con indicazioni utili su come raggiungerlo.
3.              Andare alla ricerca di una nuova sede per il tuo ufficio o attività commerciale, stando comodamente seduto in poltrona. Oppure mostrare ai tuoi dipendenti come raggiungere il luogo di lavoro, dove parcheggiare, dove prendere l’autobus o il treno.
4.              Controllare l’esatta ubicazione di un cliente o un fornitore, prima di andare a fargli visita.
5.              Le scuole possono utilizzare Street View durante le lezioni di storia e geografia, e fare gite virtuali.
6.              Esaminare le location per campagne pubblicitarie, riprese cinematografiche, lanci di prodotto o altri eventi pubblici.
7.              Se sei un agente immobiliare o un costruttore edile, puoi utilizzare l’API di Street View per mostrare gli immobili a potenziali acquirenti o affittuari.
8.              Gli architetti e le amministrazioni locali possono farsi un’idea dello stile di una particolare area urbana e prendere decisioni di progettazione o tutela del patrimonio.
9.              Editori e giornalisti possono incorporare le immagini di Street View sui propri siti per mostrare i luoghi relativi a particolari notizie.
10.          I servizi di emergenza – polizia, vigili del fuoco, ambulanza – possono vedere in anticipo i luoghi in cui è richiesto il loro intervento.
Ci vediamo al prossimo numero per nuove e,speriamo J, interessanti informazioni sul vasto mondo dell’informatica.

Chi sono: 1° Post

Ciao a tutti.

Ecco finalmente il tanto atteso primo post. Da qui in avanti potrete chiamarmi Egidio!

Parlerò di SEO, SEM, siti Internet in generale e Web Marketing, insomma informatica in senso lato. Spero di riuscire a offrirvi contenuti di valore, e se non ci riuscirò, per lo meno un sunto delle varie notizie disperse nel minestrone della rete.

Per chi interessato, accetto Guest Post ed articoli anche fuori tema, a patto che siano inediti.

Ciao a tutti

Egix